PER NON DIMENTICARE

diario di un partigiano Giovanni BERTA

Il Film “Sospiri Sospesi” di Romano Usai

Diamo ospitalità nel sito al Film nato dalla collaborazione tra Istituto Comprensivo e Comune di Sovere creato per ricordare DANIELE SPADA partigiano cui è intitolato l’Istituto.

 

Realizzato dal laboratorio cinematografico della scuola media di Sovere, il film coinvolge i giovani, a cui Giovanni Berta ha dedicato il suo libro “Per Non Dimenticare Diario Di Un Partigiano”. L’intento è simile a quello del film: tramite i giovani, far rivivere i valori che la comunità ha abbracciato nel passato, fondamenti del desiderio di libertà e democrazia, ottenuti con grande sofferenza.

Per espresso desiderio di mio padre Giovanni, i proventi della vendita del libro devono essere destinati a supportare attività che perpetuano i valori della resistenza partigiana. La nostra famiglia ha contribuito alla realizzazione di quest’opera che riflette tali valori, soprattutto perché riteniamo fondamentale il coinvolgimento delle nuove generazioni.

Grazie, famiglia Berta.

 

 

RESPIRI SOSPESI: le ragioni di un progetto

 

  Il progetto del film “Respiri sospesi” nasce dai fecondi rapporti tra l’Istituto Comprensivo e il Comune di Sovere, nell’ambito di una politica formative volta alla valorizzazione del territorio, della sua storia e degli ideali di libertà, pace e convivenza civile espressi dall’intera comunità.

  La realizzazione è stata affidata al laboratorio cinematografico della Scuola media di Sovere, che vanta una pluriennale attività, con numerosi premi ottenuti in diversi concorsi nazionali. Il laboratorio è diretto dal prof Romano Usai, docente della scuola e regista che opera nel cinema e nel teatro da pia di venti anni: tra gli ultimi riconoscimenti, il secondo premio al concorso nazionale “Tutti diversi e tutti uguali” promosso dal Ministero delle Pari opportunità e l’attribuzione nel 2005 dell’Oscarino di Lovere quale migliore autore bergamasco.   Attualmente il docente- regista dirige il teatro ArtInScena di Costa Volpino, che ha fornito il supporto tecnico necessario alla lavorazione del film.

  Il progetto intende innanzitutto recuperare testimonianze storiche affidate ormai — come organismo vivente — al filo sempre più esile dei pochi superstiti: il realismo della comunicazione   cinematografica consente un passaggio diretto di emozioni e ricordi da nonni e bisnonni a nipoti e pronipoti. Le fonti (dirette e indirette, le immagini dell’epoca e quelle ricostruite, il racconto poetico di un diario che consente di rivivere la vicenda di quegli anni, tra ’43 e il ’45, si intrecciano sino a costituire una unità linguistica inscindibile, che è poi la verità del film e il segno più autentico del suo impegno.

  In secondo luogo “Respiri sospesi” vuole ricostruire, senza dogmatismi o preconcetti, la vita — i respiri, per l’appunto di una comunità nei tempi tragici e decisivi della sua esistenza, tra il duro vivere quotidiano e le promesse della libertà futura. Non vuole quindi essere un semplice percorso tra buoni e cattivi, ma un ritrovarsi dell’uomo con l’uomo, dinanzi alle domande di sempre sui perché dell’odio o del male: evitando retoriche o filosofemi, ma affidandosi alla vita di quei giorni, trai i monti e il fiume, momento per momento   e respiro per respiro.

  In terzo luogo, la storia così raccontata non è quella dei grandi ma degli umili. A partire dalle donne, colte nelle diverse fasi della loro esistenza: bimbe, compagne, spose, madri, giovani e vecchie, innocenti o maliziose, più o meno coscienti di quanto accade ma sempre intente a riprendere, nel loro rammendare, il filo della vita. E poi i ragazzi, costretti dagli eventi a trasformarsi precocemente in uomini e proiettati sulla scena in ruoli spesso troppo grandi: eroi o traditori, secondo le diverse ragioni della coscienza, della cultura, del caso o del destino. E quindi gli uomini, reduci dai vari fronti e nuovamente strappati all’affetto dei loro cari, per ritrovarsi a combattere sui sentieri e nei boschi delle loro valli.

Tra tutte, la storia più bella quella dell’amore di un partigiano per una ragazza di paese e di un figlio che nasce tra doglie che non sono solo quelle del parto. 

  Infine, il film offre alla scuola, mediante la totalità delle sue componenti e la molteplicità dei suoi legami, la opportunità di riconoscersi come comunità educante. Alunni, collaboratori scolastici, amministrativi, docenti e dirigente sono infatti chiamati a superare i propri ruoli per essere partecipi, con uguale dignità, di una intenzione condivisa. In tal modo il film diventa, oltre che scelta autonoma del fare cultura, prolungamento Ideale, nel tessuto dell’oggi, dei valori di libertà e degli ideali di convivenza civile guadagnati a prezzo di tanta sofferenza.

  “Respiri sospesi’ diventa allora, grazie all’impegno di tutti — regista, attori, tecnici nel film, personale della scuola e alunni nella vita reale — restituzione di significati e dono di poesia ai luoghi e alle persone le cui vicende sono evocate. La Val Cavallina e la Val Borlezza, ma anche Lovere e Fonteno. L’Alto Sebino insomma e nel suo cuore, nella verde cornice di una primavera, il paese di Sovere, ritrovato nella bellezza di un tempo e riproposto nella sua nuova stagione.

 

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Affronto alla Malga Lunga dicembre 2012

Il sito ospita questo articolo in quanto la Malga Lunga è un riferimento importante citato nel libro “PER NON DIMENTICARE” a cui è dedicato un capitolo.

La notte tra domenica e lunedì ignoti hanno imbrattato la Malga con scritte naziste … .. .. non pubblico le foto per non fare il loro gioco, per lo stesso motivo non è stata avvisata la stampa, ho già avuto modo di commentare fatti simili ….. riporto il commento qui di seguito ……..
da un lato se succedono questi fatti penso che ancora oggi, molti non conoscono le nostre origini e la nostra storia … alludo alcuni giovani purtroppo perché chi ha una certa età la storia recente l’ha vissuta in prima persona o comunque molto da vicino ……
dall’altro chi fa queste cose non ha il coraggio di rivendicare alla luce del sole le proprie idee quindi conferma che sono sbagliate, agisce nell’ombra e nell’ombra resterà. Sappiano comunque che chi ha dato la vita per la Resistenza e la Democrazia ha dato anche a questi individui la possibilità di pensarla diversamente e di manifestalo apertamente. Quindi … … Vigliacchi … … !!!!!
…… non mi dilungo oltre , la cosa merita comunque una riflessione allargata ….
Buon Anno … .. .. !!!!!
Marco Berta

1 gennio 2013

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Commemorazione Giorgio Paglia Gandino 17 Novembre 2011

ANPI Gandino invito alla presentazione del libro “PER NON DIMENTICARE” nell’ambito delle attività organizzate in occasione della Commemorazione di Giorgio Paglia. Lancio dell’iniziativa di ristampa per finanziare la ristrutturazione della Malga Lunga.

Carissimo Giacinto

Invio queste due righe subito dopo il nostro incontro a Gandino in biblioteca nell’occasione della commemorazione
di Giorgio Paglia e della presentazione dei libri della resistenza , tra i quali quello di mio padre.
Ti ringrazio nuovamente per avermi dato la possibilità di partecipare a questo evento e pur conoscendo i miei limiti
di oratore sento il dovere per quello che posso di non mancare occasione per continuare quello che mio padre ha
iniziato, testimoniare i valori della Resistenza.

A tal proposito ti ho messo al corrente della mia iniziativa di pubblicare il libro del papà “Per non Dimenticare” con
una nuova Edizione – pro Malga Lunga — affinché i proventi della vendita vadano a finanziare l’opera di
ristrutturazione.

Purtroppo l’iniziativa che per svariati motivi si protrae da lungo tempo potrà contare solo sulla rimanenza dei
volumi circa 200 (di cui 20 anticipati) che pensavo più alta, nel tempo li ho man mano messi a disposizione per
finanziare le iniziative correlate alla Malga e attività ANPI, allego a tal proposito alcuni documenti.

Vari versamenti sez. ANPI LOVERE
Sostegno sottoscrizioni Malga Lunga
Libri per sostegno attività gruppo F.11i SANA
Libri per sostegno organizzazione mostre a tema resistenza
Sostegno a gruppo storico Agorà Sovere
Sostegno a Circoli culturali che hanno trattato temi della resistenza
Sostegno alla realizzazione del FILM su Daniele Spada

E vari altri interventi documentati

Sarò più preciso sul numero dei libri non appena avrò terminato di recuperare quelli invenduti nelle varie librerie,
intanto già con questi vendendoli al prezzo di copertina si possono ricavare € 4.000,00


Grazie per l’attenzione


Un saluto Marco Berta

Sovere 18 novembre 2011

Caro Marco,

l’incontro a Gandino è stato anche per me occasione importante, non solo per commemorare i partigiani e i caduti
della Cinquantatreesima Brigata Garibaldi, ma per sentire narrare le testimonianze di quelle persone e dei fatti di cui sono state protagoniste, lasciandoci esempi alti per scelte di vita e coerenza civile.
Considero quanto tuo padre ha fatto durante la lotta di Liberazione e negli anni successivi parte di quella storia e il libro da lui scritto un altrettanto prezioso contributo al ricordo e all’insegnamento dei valori che quelle vicende trasmettono.
Per questo, ma non solo, considero importante poter contare sulle copie del fibre Per non dimenticare ” alla sua quinta edizione, che saranno certamente utili per raccogliere i fondi necessari alla realizzazione del Museo della Resistenza bergamasca alla Malga Lunga, ma anche come messaggio che i visitatori del Museo potranno portare con se quando verranno lassù.
Il mio pensiero è di fare di questa tua donazione una comunicazione ufficiale alla riunione del Comitato di gestione Malga Lunga che si riunisce a Sovere il prossimo 3 dicembre 2011 alle ore 10,00.
In quella circostanza, se sarai disponibile a presenziare per il breve tempo di una comunicazione iniziale, fuori programma, potremmo di comune accordo decidere che : l’ANPI provinciale riceve in modo ufficiale i libri e si fa carico della distribuzione alle proprie sezioni e al Comitato Malga Lunga assumendoli, quindi, come patrimonio il cui controvalore sarà destinato alle finalità che hai indicato, a seguire i già numerosi atti di sostegno al progetto Malga Lunga che, è stato impegnativo realizzare ma , ti posso assicurare, possiamo considerare possibile di completamento entro la prossima estate.
Ai miei ringraziamenti per i generosi contributi tuoi e della tua famiglia, voglio unire quelli dell’ANPI provinciale, che informerò di questo passo, e del Comitato Malga Lunga che sarà messo al corrente il prossimo 3 dicembre.
E’ stato un vero piacere conoscerti personalmente il 17 novembre u.s. e mi auguro possano esserci altre occasioni d’incontro a venire.
Ti chiedo, nel salutarti, una risposta in merito alla proposta formulata.
Con i più cordiali saluti.
Giacinto

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Il libro del nonno Giovanni dedicato ai nipoti

Sovere 25 Aprile 2016

Per Marta e Andrea.

Colgo l’occasione di questa ricorrenza , 71° anniversario della Liberazione organizzato a Sovere, per donarvi il libro del nonno Giovanni partigiano Leo “Per non Dimenticare” anche perché è venuto il momento che possiate iniziare a leggerlo e conoscerlo.
Sapete che parla dell’esperienza fatta dal nonno durante la guerra e della sua scelta di combatterla dalla parte del popolo diventando Partigiano.
Me ne avete sempre sentito parlare e avrete capito che per il nonno la pubblicazione di questo libro ha rappresentato una grande soddisfazione perché finalmente era riuscito a mettere a disposizione di tutti i valori della sua scelta di vita e quindi anche per voi. Non molti hanno la fortuna di avere in famiglia un esempio importante come quello lasciato dal nonno ed è per questo che mi do da fare per trasmetterlo alle giovani generazioni.
Il nonno era giovane quando si è trovato ad affrontare la II° Guerra Mondiale e nessuno lo ha obbligato a scegliere la via della Guerra Partigiana sicuramente più difficile e precaria, ma lo ha fatto spontaneamente conoscendo i rischi da correre pensando che fosse la via giusta da seguire.
Ha rischiato più volte la vita ma non lo ha fatto certamente per lui ma per fare in modo che il futuro riservasse alle generazioni dopo la sua una condizione libera e migliore. La sua scelta e quella dei suoi compagni ci ha donato questo patrimonio e noi lo dobbiamo custodire affinché non si ripetano situazioni dove la libertà, condizione fondamentale per ciascuno di noi, non sia mai più negata.
Immaginate che soddisfazione avrebbe avuto se avesse potuto conoscervi e vedere che i propri nipoti possono studiare , divertirsi, lavorare, liberi di vivere un’esperienza di vita con ottime aspettative grazie a una conquista ottenuta con il suo contributo.
Leggetelo e cercate di capire da dove viene la nostra società, perché un popolo che non conosce il proprio passato non potrà avere un grande futuro.
Non ho mai avuto modo purtroppo di dire a mio padre di aver capito l’importanza della sua scelta e il valore che ha rappresentato ma sono molto felice di poterlo dire a voi trasmettendovi quei valori che contribuiscono a formare una società migliore, ieri è toccato a lui, oggi tocca a me ma domani toccherà a voi.
Spero che dalla lettura possa nascere la voglia di continuare a conoscere alcuni importanti episodi della storia locale in modo che nel vostro prossimo domani passeggiando in Piazza Tredici Martiri a Lovere sappiate e possiate spiegare almeno per chi e per cosa quei ragazzi hanno sacrificato un dono così prezioso come la vita.

vostro padre

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Copia del Libro “Per Non Dimenticare” in dedica alla maestra Giovanna Carrara

Testo della dedica

E’ con grande entusiasmo che ho il piacere di donare alla maestra Giovanna questo libro cui tengo molto, l’autore, mio padre, l’ha dedicato ai giovani sicuramente pensando che dalla lettura possano capire quanto è importante nella vita  avere degli ideali da seguire come quelli che l’hanno portato a dedicare una parte della sua alla Resistenza, movimento popolare che allora rappresentava la voglia di libertà e democrazia in quel momento negate.

Valori che i giovani devono impegnarsi a tutelare al fine di avere un futuro migliore.

In questo particolare momento ove la politica non è sempre pronta a interpretare le esigenze dei cittadini questo impegno deve essere ancora più forte per non rischiare di vanificare gli sforzi fatti a suo tempo per ottenere le conquiste democratiche.

Far conoscere questo libro vuol essere il mio piccolo contributo per far si che le motivazioni che hanno spinto lui e i suoi compagni a perseguire questi importanti ideali, non certo solo per loro ma per le nuove generazioni, continuino a essere l’esempio che anima la voglia di una società sempre migliore.

 Spero che dalla lettura possa nascere lo spunto per far conoscere ai ragazzi alcuni importanti episodi della storia locale in modo che nel loro prossimo domani passeggiando in Piazza Tredici Martiri sappiano almeno per chi e per cosa quei ragazzi hanno sacrificato un dono così prezioso come la vita.

Marco Berta

Sovere 22 Febbraio 2012

Biglietto in Risposta

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Celebrazione 25 Aprile 2009 Castione della Presolana

Presentazione del libro “PER NON DIMENTICARE – diario di un partigiano di Giovanni Berta” testimonianza del figlio Marco, commento della Prof.ssa Grazia Milesi ANPI Lovere.                 Organizzazione del Prof. Sergio Rossi (Assessore alla Cultura comune di Castione) per gli studenti dell’Istituto Comprensivo presenti tre classi. 23 Aprile 2009 ore 10:00 Sala Consigliare

Dal primo gennaio 1989 quando mio padre ci ha lasciato seguo le iniziative dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Sez. di Lovere per perpetrarne il ricordo come era suo desiderio. Ha scritto questo libro per farlo conoscere ai giovani cui l’ha dedicato con l’intento che leggendolo possano tramandare i valori della Resistenza, periodo storico della nostra storia recente cui ha preso parte rappresentante i valori fondanti della COSTITUZIONE Italiana. E’ la prima volta che presento il suo libro agli studenti, ne sono onorato e spero di riuscire a trasmettere soprattutto i motivi della sua scelta di prendere parte, di fare il partigiano, nella convinzione di sconfiggere un regime oppressivo e poter ottenere un futuro libero e democratico per il bene di tutti. Buon 25 Aprile ricorrenza della Liberazione. Marco Berta figlio del partigiano “Leo”

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SENZA RICORDO NON C’E’ FUTURO

Giorgio Paglia, una medaglia d’oro al valore.

Sabato 4 dicembre2021 circolo ARCI Sovere

Ricordando Giorgio Paglia: Coraggio, Coerenza e Sacrificio

Nella serata organizzata dal circolo ARCI in collaborazione con ANPI Lovere, ho avuto l’onore di riportare gli avvenimenti storici legati a una figura di grande importanza: Giorgio Paglia. La sua storia è un esempio di coraggio e coerenza, portati sino all’estremo sacrificio, che gli hanno valso la medaglia d’oro al valore.

Ho sollecitato il pubblico presente a condividere i ricordi riguardanti questa persona, tramandati di generazione in generazione. Attraverso queste testimonianze, abbiamo ricostruito la storia di Giorgio Paglia e della sua squadra. Nel libro di mio padre, “PER NON DIMENTICARE – diario di un partigiano” di Giovanni Berta, un intero capitolo è dedicato a lui: CAPITOLO 28: MALGA LUNGA 17 NOVEMBRE.

Rinunciare alla propria vita per un bene prezioso come la libertà è un gesto altruista rivolto alle future generazioni. La consapevolezza che i propri valori possano diventare quelli di chi si prodigherà a mantenerli è fondamentale per la società. Questo gesto rappresenta una tremenda sconfitta per chi cerca di sopprimere la giustizia e la libertà.

Sono orgoglioso di aver contribuito a tramandare i valori di coloro che hanno agito pensando a un futuro migliore, anche attraverso iniziative come questa.

Grazie a tutti, Marco Berta.

 

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Replica incontro con gli studenti del Convitto Cesare Battisti di Lovere 4 maggio 2022

Tema: L’esperienza di Berta Giovanni partigiano Leo raccontata nel libro PER NON DIMENTICARE – diario di un partigiano, commentata dal figlio Marco che introdurrà l’argomento Partigiani ieri Partigiani oggi coadiuvato dalla Prof.ssa Lia Martini.

L’incontro dello scorso anno è stato ritenuto interessante dai docenti e studenti per cui si replica il 4 maggio 2022 Partecipanti Liceo : studenti delle classi 5° Professore : Simone Vezzoli ISREC Bg : prof.ssa Lia Martini (collaboratrice) ANPI Lovere : Berta Marco (vicepresidente)

Obbiettivo raggiunto, dopo il racconto abbiamo dialogato con i ragazzi sul come si possa essere partigiani oggi proseguendo il messaggio della Resistenza che è ancora attuale, concordando che essere attivi nella scuola con lo studio, partecipare nel sociale portando il proprio contributo alle varie associazioni seguendo la politica locale partecipando ai consigli comunali e tante altre iniziative non si fa altro che mettere in atto una forma di tutela della Costituzione nata dalla Resistenza.

La professoressa Martini che ha insegnato diversi anni a Lovere Educazione Fisica ora collaboratrice ISREC (istituto storico per la ricerca sulla storia della Resistenza e dell’età contemporanea) ci ha raccontato come il Regime durante il ventennio fascista utilizzava la sua materia per veicolare la propria ideologia sulla popolazione.

Come sempre ottima esperienza i ragazzi sono una risorsa soprattutto se ci si rivolge a loro proponendo gli argomenti in modo scorrevole e attuale.

Grazie a docenti e studenti da Marco Berta

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VIDEOCONFERENZA CON GLI STUDENTI DEL Liceo Linguistico CESARE BATTISTI di Lovere 3 giugno 2021

Tema

Resistenza nel Loverese
Tredici Martiri di Lovere – Ricorrenza della fucilazione 22 Dicembre 1943

Partecipanti Liceo : studenti delle classi 5° Professore : Massimo Nostrani ISREC Bg : Dott.sa Elisabetta Ruffini (direttrice) ANPI Lovere : Berta Marco (vicepresidente)

Il nome della persona cui è intitolato l’Istituto, Cesare Battisti patriota italiano, già introduce l’argomento che verrà trattato in questa videoconferenza, la nostra storia recente, con l’assistenza dell’ ISREC -Istituto Bergamasco per la SORIA della RESISTENZA e dell’ETA’ CONTEMPORANEA e dell’ANPI – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI ‘ITALIA.

Il mio compito sarà quello di introdurre la videoconferenza riportando l’esperienza personale di mio padre nel periodo partigiano raccontata nel suo libro PER NON DIMENTICARE – Diario di un Partigiano Racconto inframezzato dagli interventi per le precisazioni e i commenti storici di Elisabetta Ruffini.

Il professor Nostrani suggerisce di ricostruire nel dibattito le varie anime della Resistenza sia dal punto di vista ideologico (cattolici, liberali, monarchici, socialisti-comunisti, anarchici e gli scontri tra fazioni) che dal punto di vista strettamente cronologico, quando si può dire inizi formalmente la Resistenza, distinguendola dall’antifascismo nel corso del ventennio? stabilito che le prime forme di Resistenza furono strettamente militari cioè dell’esercito (da Roma alla Grecia) che ruolo ebbero nel corso di tutta la Resistenza i militari? Che ruolo ebbero servizi segreti e aiuti degli alleati? che dal punto di vista operativo con riferimento alle azioni messe in campo. Al termine due ragazze di 5^ A esporranno una breve relazione sulla questione della normativa contro l’apologia del fascismo ai nostri giorni, e le difficoltà a renderla operativa.

L’intento è quello di rafforzare la  collaborazione tra ISREC e ANPI per gli interventi nelle scuole allo scopo di perfezionare un metodo che ci permetta di meglio dialogare con gli studenti in un modo meno impegnativo e più efficace, suscitando la curiosità per approfondire l’argomento.

Al temine ci rimane la soddisfazione di un’esperienza interessante da riproporre in altri Istituti. Grazie agli studenti per l’attenta partecipazione e al Prof. Massimo Nostrani per averci chiamati offrendoci la possibilità di poter sperimentare questo nuovo modo di approcciare le scuole.

Marco Berta

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Gruppo musicale fratelli Sana Per non Dimenticare – diario di un partigiano di Berta Giovanni

Penso di poter affermare senza timore di smentita che non potremmo ascoltare i brani musicali dei Fratelli Sana se mio padre Giovanni Berta partigiano Leo non avesse pubblicato il suo libro Per Non Dimenticare – diario di un partigiano, che per il gruppo musicale ha rappresentato la maggiore fonte di ispirazione.
Sono molto orgoglioso e riconoscente di tutto questo, perché il loro contributo è importante quanto quello dell’ANPI e ti tutti coloro si operano per tramandare i valori fondanti la Costituzione.
Assisto spesso ai loro concerti e ogni volta percepisco la grinta del loro canto equiparabile a quella che avevano i partigiani nel promuovere i valori che li hanno contraddistinti.
Il linguaggio musicale è un importante mezzo di comunicazione sapientemente utilizzato dal gruppo al quale auguro una rinnovata fonte di ispirazione magari per trattare il tema partigiani ieri partigiani oggi.
Grazie ragazzi per il vostro impegno e per la passione che ci mettete, sappiate che ogni volta che vi esibite vi giunge un applauso da Leo e dai suoi compagni di lotta.
Con stima, Marco Berta

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